VOGLIA DI MARE

Adoro il mare, soprattutto l'acqua del mare (forse in un'altra vita ero un pesce).

Non sopporto di stare sdraiata sotto il sole ad arrovetarmi. Preferisco passeggiare sul bagnasciuga, ascoltare il rumore della risacca, perdere lo sguardo all'orizzonte e quando la stagione lo permette, cioè in inverno, in primavera presto o in autunno avanzato raccogliere conchiglie.

Non sono una collezionista, semplicemente mi affascinano e mi incantano.

Tornata in città mi permettono di ricordare le vacanze trascorse, lo stridio dei gabbiani, il vento che scompigliava i capelli, gli odori e i colori così unici. Dopo una doverosa pulizia le invaso, le imbottiglio, le spargo ovunque per la felicità di mio marito...

Lo spunto per farne dei cache-pot è stato tratto da un magnifico negozietto di Vannes in cui le conchiglie erano le protagoniste principali ed apparivano sulla maggior parte dei manufatti in vendita.

Anche le conchiglie dei mio primo esperimento (il portavaso postato qui sotto) provengono dalla Bretagna, dalla magnifica spiaggia di Penthiévre appena prima di Quiberon, ed in particolare dal litorale compreso tra il Forte e la Scuola dei "carri a vela".

Conchiglie più nostrane, ma non per questo meno affascinanti ai miei occhi, sono il mateeriale usato per tutte le altre mie produzioni che ora rallegrano le case di numerosi amici e parenti.

La mia voglia di mare è ormai così elevata che le conchiglie stanno diventando le protagoniste del mio ultimo lavoro in corso.

Lo schema a punto croce è tratto da un annoso volumetto pubblicato da Rakam che ho elaborato assemblando due sampler distinti per adattarlo ad una striscia in tela Aida di 180 cm abbandonata in un cassetto, dopo la mia "conversione" al punto croce su lino, destinata a non so quale lavoro.