LA TORTA DI PANE SAURA - RICETTE DELLA MEMORIA

Siamo già alla terza tappa della raccolta, dovuta alla creatività di Iulia, "LE RICETTE DELLA MEMORIA". Tre mesi passati e terza torta che vi propongo. Significa che prediligo il dolce al salato? Sembrerebbe chiaro, tuttavia non è proprio del tutto così...

INGREDIENTI:

g 200 di pane grattugiato
g 200 di amaretti
g 200 di zucchero semolato
g 200 di panna liquida
g 150 di cioccolato fondente
un bicchiere di Sassolino
tre uova intere ed un albume
una bustina di lievito
zucchero a velo per spolverizzare.


ESECUZIONE:

Passare gli amaretti nel mixer e ridurli in polvere sottile; metterli a macerare nel Sassolino (il liquore usato la dice lunga sulla provenienza della Signora Saura!) o nell'anice, come faccio io.

Separare i tuorli dagli albumi e lavorare i primi con lo zucchero fino ad ottenere un composto biancastro. A questo aggiungere nell'ordine, mescolando con cura, la panna liquida, il cioccolato a piccoli pezzi (attualmente uso le gocce di cioccolato che hanno la proprietà di non sciogliersi

troppo durante la cottura del dolce), gli amaretti macerati nel liquore, il pane grattugiato finissimo, il lievito setacciato e da ultimo i quattro albumi montati a neve ben ferma.

Versare in uno stampo imburrato e spolverizzato di pane grattugiato. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 50 minuti. Non dimenticare di provare la cottura con uno stecco che dovrà essere asciutto. Far intiepidire, sformare e spolverizzare di zucchero a velo.

Ecco la torta di pane della Signora Saura profumatissima e pronta proprio per il pic nic di Pasquetta.

I dolci sono parte della mia "memoria", legati a periodi felici, a momenti di festa e a cari affetti. Come l'amicizia che univa la mia famiglia e quella di Saura a cui devo la ricetta. Spesso le vicende della vita, i lutti, i trasferimenti allontanano le persone ma i ricordi sono parte di noi, non ci lasciano.

Quando sfoglio il mio quaderno di ricette o mia cognata mi chiede la torta Saura la cara signora è da me con il suo sorriso contagioso e la simpatica parlata emiliana. Con lei arrivano tutte le persone presenti nelle nostre vacanze al mare o ai ritrovi conviviali che si organizzavano con cadenze alternate da lei e da noi. Quei momenti sono fissati, certamente trasfigurati e idealizzati, nelle foto della mia mente persino più vivide di quelle di una "digitale".