E' tanto, troppo tempo che non posto nulla: problemi in casa, lavoro, stanchezza, inerzia (proprio in qust'ordine) mi impediscono di dedicarmi quanto vorrei al ricamo, al blog e a tutte voi, care amiche.
Oggi, giornata uggiosa ma di tutto riposo ho scaravoltato un po' di cassetti e scartabellato tra le varie riviste alla ricerca di ispirazione per preparare i pensierini di Natale e per trovare materiale per i SAL e lo SWAP a cui parteciperò, quando mi è capitato tra le mani
IL COPRITAVOLO DALLE ROSE BLU
Riscoprirlo è stato un ritorno al passato che mi ha fatto quasi commuovere. Ormai è richiuso in un cassetto: troppo datato il tessuto una pietosa tela Aida di color giallino che in foto non si apprezza; un retro penoso: mi ci vorranno anni prima di scoprire la tecnica del rovescio perfetto; un vistosissimo errore nel ricamo; un bordo all'uncinetto troppo alto, di un colore insopportabile...
Tuttavia queste rose blu rappresentavano un sogno di vita, che dura tuttora. Giovanissima, l'anno successivo mi sarei sposata, le volevo riprodurre per la mia casetta, innamorata dei loro colori e del ragazzo che avrebbe condiviso questo "tesoro".
Inesperta per un ricamo così ambizioso quante notti ho perso. Le nappine confezionate su istruzione del mio adorato papà, unico maschio in una famiglia di donne che ricamavano, lavoravano a maglia e all'uncinetto, era un mago a produrre cordoncini, pon-pon e nappine compito che la mia bisnonna riteneva adattissimo ad un bambino: quanta tenerezza!
Inesperta per un ricamo così ambizioso quante notti ho perso. Le nappine confezionate su istruzione del mio adorato papà, unico maschio in una famiglia di donne che ricamavano, lavoravano a maglia e all'uncinetto, era un mago a produrre cordoncini, pon-pon e nappine compito che la mia bisnonna riteneva adattissimo ad un bambino: quanta tenerezza!
In assoluto era il primo ricamo così impegnativo che affrontavo, le fotocopiatrici non erano così raffinate come oggi, copiavo direttamente dalla rivista uno schema da ripetere a specchio: non ne sono stata capace così un vistoso errore rovina la perfezione della ghirlanda.
Io non ho mai crocettato,e forse è per questo l'errore macroscopico.....io non sono riuscita a vederlo!Certi lavori non sono solo quello,ma pezzi di vita,pagine di diari.Vanno custoditi con cura amorevole...
RispondiEliminaCiao
Annarita
Sentimi bene: ci sarà anche un vistoso errore (sarà la foto o l'ora io non riesco a vederlo)ma vuoi mettere!!è bellissimo! secondo me più che degno di essere mostrato...
RispondiEliminaciao
Anna
Stupendo poi.....il ricordo del primo lavoro impegnativo anche se con poca esperienza che fa riemergere imnpegno,amore,passione e tutti i sentimenti che sono stati usati per crearlo!! Il mio primo ricamo impegnativo se lo confronto con quelli che faccio ora è brutto perchè senza tecnica ma....lo feci con il cuore e perciò ora è una bella tovaglietta per me che non uso per paura di rovinarla!!! Un bacio,Morena
RispondiElimina...certo che non sei una che si spaventa!!! è un lavoraccio per chi si cimenta con le prime XXX e nonostante questo lo trovo cmq bello!!! mostralo orgogliosa è parte della tua storia.
RispondiEliminaciao
Sara
io l'errore proprio non lo vedo e anche se c'e'.....guarda che si chima personalizzazione non errore!!!
RispondiEliminaora non so se e' finito o no ma....un cuscino io lo farei.....piuttosto che lasciarlo in un cassetto!!! e' molto bello e finissimo.
forza !!
Per Pa
RispondiEliminaCarissima, utilizzerò senz'altro il tuo suggerimento; questo ricamo è "personalizzato" da moltissimi anni oramai e sto pensando seriamente di riutilizzarlo come dici. Grazie Donatella
che bel ricordo che hai del tuo papa' e bellissimi anche i lavori
RispondiEliminacomplimenti Pat
ciao marm, belli gli ultimi lavori!!! aspettiamo di vedere...quelli di natale...
RispondiEliminabuona serata
melania...