RICAMI DI MARMOTTA

Lettori fissi

domenica 27 gennaio 2013

GIORNATA DELLA MEMORIA - ETTY HILLESUM


"Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?
( F. Kafka, lettera a Pollak, 27 gennaio 1904)















Ho "incontrato"  questa straordinaria donna e il suo Diario in biblioteca.

Giovane  olandese di famiglia borghese  inizia a scrivere, quasi come una medicina,  a 27 anni nel 1941; le parole scritte (ma anche lette,  definirà la Letteratura: "una seconda patria") diventeranno il mezzo  che le permetterà di "capire" la follia che ha colpito l'Europa in quegli anni, di compiere un intenso percorso spirituale alla ricerca di Dio e degli altri, rifiutando l'odio  e coltivando la fiducia nella bontà e positività dell'esistenza.

Dal  campo di transito di Westerbork, il 7 settembre 1943, un "trasporto" la porterà ad Auschwitz dove morirà il 30 novembre .




- - o O o - -



"... devo continuare a scavare e cercare Dio nei cuori di tutti gli uomini che incontro, in qualsiasi angolo di questa terra".

"L'unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l'unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di Te in noi stessi, mio Dio"

"Dammi un piccolo verso al giorno, mio Dio, e se non potrò sempre scriverlo perché non ci sarà più carta e perché mancherà la luce, allora lo dirò piano, alla sera, al tuo grande cielo".


PER NON DIMENTICARE







http://www.raiscuola.rai.it/articoli/etty-hillesum-la-vita/9499/default.aspx



6 commenti:

  1. Bellissime parole davvero. Speriamo di essere sempre capaci di non dimenticare.
    Mariagrazia

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  2. Parole quelle di Etty che toccano l'anima, dall'orrore far nascere amore è una lezione di cui far tesoro, proprio per non dimenticare!

    Berty

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  3. "Se mai uscirete vivi da qui, scrivete, raccontate ciò che hanno fatto di noi".... in queste parole risiede una sorte di testamento spirituale di tutti coloro i quali sono morti nel campo di sterminio di Dachau, che ho visitato lo scorso 31 dicembre. Un'esperienza devastante, da fare... per capire che non si deve mai girare la testa.

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  4. "Non dimenticate i nostri assassini": fu questa la preghiera di 11 milioni di
    vittime dell'Olocausto che spinse Simon Wiesenthal, ebreo sopravvissuto ai
    campi di sterminio del Terzo Reich, a dedicare la propria vita alla caccia dei
    criminali nazisti sfuggiti al tribunale di Norimberga.
    E speriamo che il mondo intero e le future generazioni non dimenticano per un avvenire all'insegna della pace. Un abbraccio

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  5. che cosa succede? un saluto caro Giusy

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Grazie per il gradito commento!