e di quanta parte, in modi diversi, abbiano avuto nell'insegnare - a me e mia figlia - ad amare la buona tavola.
La mia nonna C., con i suoi fiori, i suoi vasi di rosmarino e salvia ma soprattutto di basilico - di cui sento ancora il profumo certo ormai enfatizzato dal ricordo - che coltivava davanti a casa intervallandoli con vasi di gerani rossi e arancio, il suo ampio grembiule candido e la cucina con la stufa economica...
La stufa economica della nonna dalle piastrelle bianche, il forno, la caldaietta laterale che ci riforniva di acqua calda, la piastra in ghisa, sempre lucidissima, dai cerchi concentrici che si potevano rimuovere ad uno ad uno per adattare l'apertura al diametro di pentole e paioli.
Tutto quanto avveniva in cucina, l'ambiente più caldo della casa in tutti i sensi, mi incuriosiva: quando si preparava la pasta, con una rotella tutta mia, ritagliavo i "maltagliati" o pizzicavo la pasta per preparare le "farfalline", aiutavo la mamma a lavare le verdure e a preparare la tavola.
Tutto quanto avveniva in cucina, l'ambiente più caldo della casa in tutti i sensi, mi incuriosiva: quando si preparava la pasta, con una rotella tutta mia, ritagliavo i "maltagliati" o pizzicavo la pasta per preparare le "farfalline", aiutavo la mamma a lavare le verdure e a preparare la tavola.
Era però la cucina economica a legna che esercitava il suo fascino speciale su di me: di domenica, seduta sul mio sgabellino, mi inebriavo degli sbuffi profumati che provenivano della pentola del lesso o osservavo la polenta che cuoceva nel grande paiolo di rame; ma guai non potevo avvicinarmi! Me lo proibivano, severe, la nonna e la zia perché avrei potuto scottarmi.
Anni '50: piccola cuoca alla scuola materna
Da loro, quell'anno a S. Lucia, ricevetti in dono una piccola stufa economica - funzionante secondo quanto c'era scritto sulla scatola - e una batteria da cucina in miniatura. In effetti azionando una levetta, posta sul davanti della stufina, si potevano produrre scintille che simulavano il fuoco ma non ne riproducevano il calore. Così accantonata la stufina, assenti nonna e zia, con la complicità di mia mamma e sotto il suo controllo attentissimo e dolce, potei accedere alla vera stufa e preparare quei pranzetti, mitici nei racconti di famiglia, assai graditi ai gatti di casa, forse soprattutto grazie alla generosa spolverata di grana che li completava.
Micia e Pippobaffino i primi ad apprezzare le mie preparazioni.
La nonna F., mia mamma, che ha sempre cucinato con piacere e benissimo accogliendo alla nostra tavola amici e parenti numerosissimi.
Nei miei ricordi di bambina rivedo con particolare commozione la scatola blu di cartone ormai priva dei Baci Perugina ma colma delle ricette, per lo più scritte a matita dalla mia mamma, essenziali e molto stringate, che venivano lì archiviate e da cui, più grandicella, cominciai a trarre ispirazione per i miei esperimenti.
Una ricetta della scatola...
La nonna F., complice e maestra di Berty, che ha assecondato e guidato nei suoi primi pasticci in cucina.
Ed ecco che qui entra in scena una terza nonna, virtuale questa: Nonna Papera ed il suo Manuale.
Manuale di Nonna Papera: copia 2013 e 1983
La sua riscoperta da parte di Sabrine - del blog Fragole a merenda - risale al 2010 quando il Manuale, fondamentale per gli esercizi in cucina da parte di Berty, compiva quarant'anni. Della raccolta di ricette per festeggiare questo compleanno e della storia che ne è scaturita potete leggere qui, qui, qui e dello straordinario epilogo qui.
Divenne uno dei libri preferiti da mia figlia usato, dapprima con l'aiuto della nonna F. e poi in autonomia, consultato per anni, macchiato di cioccolato e scarabocchiato di note ed appunti. Quante preparazioni ho trovato, la sera, di ritorno dal lavoro! In particolare, ormai quasi una leggenda, due ricette: "I bastoncini alla 007" e "Gli aniciotti dell'Amelia".
In giugno, avvisata da Sabrine che il pdf con la raccolta delle ricette preparate per festeggiare il quarantennale era pronto, ho avuto la gradita sorpresa di trovare in edicola la nuova edizione del Manuale di Nonna Papera. Mi è sembrato naturale acquistarla per restituire a Berty la sua copia. La felicità di mia figlia è stata grande lunedì scorso, quando il "suo manuale" è tornato a casa con lei.
Così ho arricchito la mia biblioteca di due nuovi volumi: quello di Nonna e quello preparato da Sabrine perché, dopo averle scaricate, ho fatto rilegare tutte le ricette del pdf. Da ora avrò sottomano la storia di questa avventura straordinaria nata dall'entusiamo e dalla tenacia di Sabrine a cui va il mio più sentito grazie.
Che bello il tuo racconto , bellissime le foto la tua quella dei mici ; anche a me la mia nonna ha trasmesso la passione per la cucina ; e il mio primo libro di ricette e stato il manuale di nonna papera ; la copertina è diversa dal tuo un giorno posterò la foto magari accompagnata da una ricetta e da tanto tempo che non cucino un dolce di quel libro ....
RispondiEliminaGrazie, mi fa tanto piacere sentire che anche tu sei cresciuta con il mitico Manuale! Micia era una gatta docilissima da me si lasciava fare di tutto un mito anche lei.
EliminaDonatella
ma quanta storia dietro a questo manuale....mi piacciono i tuoi ricordi....ne ho una copia vecchissima in mansarda ma mia figlia l'ha sempre snobbata...glo
RispondiEliminaInvece, per mia figlia è stato un dono azzeccato. Ma si sa, ognuno ha le proprie preferenze e lei cercava di pasticciare in cucina ancor prima di ricevere in regalo il Manuale. Donatella
EliminaMa sai che molti dei tuoi ricordi sono anche miei? Anche mia nonna aveva una stufa economica bianca, con i cerchi, la teneva in cantina dove aveva una taverna e dove io è i miei cugini siamo cresciuti. Ordine tassativo: non toccar la per paura di scottarci. Quante cose mi sono venuta in mente leggendo il tuo post. Grazie per aver condiviso con noi i tuoi ricordi.
RispondiEliminaPiacevolissimo post Dona, davvero una coccola per l'anima, come la chiamo io.
RispondiEliminaE comunque tutte le cose tramandateci con amore rimangono impresse e vive dentro di noi.
Ho anche io il Manuale di Nonna Papera, regalatomi dalla mia nonnina quando avevo poco meno di dieci anni, lo conservo ancora, con le sue pagine ingiallite e qualche macchietta di unto.
Ti mando un caro abbraccio
Susanna
che bel post Donatella!!! Mi è sembrato di vederti seduta in quella cucina a sbirciare le ricette della nonna.
RispondiEliminaMi hai anche messo una grossa curiosità, comprerò in ricettario di nonna Papera!!!
buon fine settimana
Sara
Ma che bel racconto Donatella...ma lo sai che il mio vecchio manuale...probabilmente la prima edizione...l'ho regalato e l'ho sempre rimpianto...quindi quando ho saputo che l'avrei trovato in edicola mi ha fatto schizzare più veloce della luce e finalmente l'ho avuto fra le mie mani!
RispondiEliminaChe emozioneeee, davvero non so spiegare ma è come tornare indietro nel tempo e tornare per un pò piccola piccola...
Grazie per questi bei ricordi...un abbraccio Faby
Ma lo sai che mi hai fatto andare in edicola a comperare il Manuale? :o)))))
RispondiEliminacri