ALFABETO MONOCOLORE E... FOTO D'EPOCA

E' questo il mio ultimo ricamo che, terminato questa notte ad un'ora impossibile, adesso completa una parete di casa.

Era tanto il desiderio di vederlo ultimato che il sonno (o Morfeo?) si è sentito talmente snobbato da non presentarsi.

Qui sotto alcuni particolari di questo semplicissimo alfabeto monocolore, solo mio perché assemblato con schemi di autori diversi.

Il tocco antico delle chiavi (tratte da I. Haccourt-Vautier "Si la mer m'était comptée") ben si accorda con le foto lontane nel tempo, mentre l'alfabeto più severamente geometrico ( tratto da una RACCOLTA di ricAmare) mi sembra vada meglio con quelle degli anni '50; cuoricini e cornicetta (tratte da C: Viallefont "Le long fil tranquille") servono da riempimento e finitura..

Da tempo volevo completare una parete: la parete degli antenati, dei ricordi, dei momenti più belli.

In casa è l'angolo delle fotografie in seppia, in bianco e nero e di alcune a colori. Tutto è nato anni fa quando, alle elementari, mia figlia dovette compilare il suo albero genealogico e corredarlo, se possibile, di fotografie. Terminata la ricerca mi spiaceva riporre nuovamente le foto in qualche cassetto e dimenticarle: proprio in quel periodo erano state fonte di racconti, aneddoti, storie di famiglia. I bisnonni, i nonni, le vecchie zie mai conosciute, erano con noi e parte di noi... Così la decisione di incorniciare le foto e di esporle.


Con il passare del tempo se ne sono aggiunte altre, ricordo di eventi lieti e meno. Era rimasto solo l'angolino che ha ora trovato il giusto riempimento.