Per il mondo rurale il 16 agosto, giorno di S. Rocco, era una giornata semifestiva che seguiva la ben più importante ricorrenza dell'Assunta.
Tutti insieme gli abitanti di una corte festeggiavano gustando gli gnocchi preparati da ogni massaia in onore di un santo francese ( S. Rocco era infatti nativo di Montpellier) che durante le sue peregrinazioni era passato anche dalle mie parti.
Tutti insieme gli abitanti di una corte festeggiavano gustando gli gnocchi preparati da ogni massaia in onore di un santo francese ( S. Rocco era infatti nativo di Montpellier) che durante le sue peregrinazioni era passato anche dalle mie parti.
dal web
"S. Rocco curato da un angelo" del Moretto
"S. Rocco curato da un angelo" del Moretto
Oggi le "gnoccate di S. Rocco" fioriscono per buona parte del mese di agosto: ogni famiglia, rione, parrocchia, paese, associazione ne organizza una.
Ma perché protagonisti proprio gli gnocchi di patate?
La tradizione nasce dalla necessità di "assaggiare" le patate, il cui raccolto coincide appunto con il mese di agosto e valutare così la bontà della nuova produzione.
Gli gnocchi venivano rigorosamente conditi con il sugo dei pomodori che pure abbondano negli orti in questa stagione. Ed è al pomodoro che io li preferisco ritenendo ogni altro condimento una contaminazione.
Il giorno della gnoccata però sono meno intransigente e accontento i commensali preparandoli pure al ragù, al pesto, al gorgonzola...
Qui di seguito la ricetta dei miei gnocchi per 4 persone.
INGREDIENTI:
1 kg di patate
300 g di farina bianca, circa*
sale
sugo di pomodoro
grana padano grattugiato
ESECUZIONE:
dopo averle lessate sbucciate le patate, passatele allo schiacciapatate e, prima di incorparare la farina ed una generosa quantità di sale, lasciatele "svaporare"** per qualche minuto. Lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Tagliatelo pezzi e, sul piano d'appoggio, formate con le mani dei rotolotti di circa 2 cm di diametro che taglierete con un coltello ben infarinato a pezzetti di 2-3 cm. Arrotondateli con il palmo della mano e svuotateli facendoli passare con il pollice lungo i rebbi di una forchetta o lungo l'apposito attrezzino di legno.
Intanto avrete portato ad ebollizione una capace pentola di acqua salata in cui verserete, di volta in volta,una quantità adeguata di gnocchi. Scolateli appena affiorano e versateli in una zuppiera. Conditeli con sugo a piacere. ***
* la quantità di farina può variare, ma non si scosta di molto da quelle indicata, a seconda della "consistenza" delle patate;
** facendo un poco raffreddare le patate, "svaporare" appunto, si evita di aggiungere uova nell'impasto;
*** come dicevo sopra gli gnocchi, secondo tradizione, devono essere conditi con un leggero sugo al pomodoro. Mai riuscirò ad uguagliare quello di zia Adelaide alle cui gnoccate sono stata ospite per anni.
** facendo un poco raffreddare le patate, "svaporare" appunto, si evita di aggiungere uova nell'impasto;
*** come dicevo sopra gli gnocchi, secondo tradizione, devono essere conditi con un leggero sugo al pomodoro. Mai riuscirò ad uguagliare quello di zia Adelaide alle cui gnoccate sono stata ospite per anni.
Subito subito a ricambiare la tua graditissima visita!!!
RispondiEliminaE quanto sono appetitosi questi gnocchetti??
E quanto sono belle le magliette ricamate ( hai usato il cencio di nonna per eseguire il ricamo?)..
Un bacione affettuoso
Grazia
ciao e piacere di conoscerti...non ho saputo resistere alla foto degli gnocchi, tra l'altro mio piatto preferito...
RispondiEliminaspero a presto
tamara :)))
umhh mi è venuta fame!! :-) che bello fare "zapping tra i blog e fermarsi a leggere di una tradizione!!!
RispondiEliminacomplimenti per il tuo blog.
Sara
e' stato bello tornare dalle vacanze e leggere un tuo commento, son proprio felice che tu sia tornata fra noi
RispondiEliminaciao Pat
Ciao, anche da noi si festeggia S.Rocco... ma non ero assolutamente informata come te!!! Grazie delle delucidazioni e ...se non ti fa dispiacere, ti ho inserita tra i miei siti preferiti... Un saluto...
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