"Bisognerebbe leggere, credo,
soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci
sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?" (F. Kafka, lettera a Pollak, 27 gennaio 1904)
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Ho ricevuto questo bellissimo dono da mia figlia, per S. Lucia (in questa ricorrenza è tradizione di famiglia scambiarci libri). L'ho letto adagio, a fatica, perché preferisco letture più lievi dopo una giornata di lavoro, e questo è invece un romanzo duro, accorato, coinvolgente. Che rileggerò tante e tante volte ancora. Un privilegio che riservo ai libri che mi hanno veramente toccato.
Per ricordare e non dimenticare vi propongo dunque questa lettura: - Aharon Appelfeld, "Il ragazzo che voleva dormire", Ugo Guanda Editore - la storia di un giovanissimo sopravvissuto che lotta, tra realtà e ricordo, per ricostruire la propria esistenza senza scordare le sue origini.
"Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro." (Umberto Eco)
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"Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro." (Umberto Eco)
Splendida Marm!!!
RispondiEliminaBerty
Grazie infinite per questa segnalazione, lo leggerò sicuramente ... l'ultimo libro che ho letto sul genere è stato 100.000 gavette di ghiaccio, nel momenti in cui i Nostri alpini stavano rientrando dalla russia in mezzo al gelo della steppa .... bè ho dovuto sospendere la lettura per un pò, non riuscivo ad andare avanti, poi l'ho finito con le lacrime agli occhi.
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