Questa sera, ultima di Carnevale, offro a chi passerà un vassoietto di invitanti frittelle calde, calde. Soffici, dorate, vuote all'interno come dei bigné.
La ricetta non è di quelle storiche, nel senso che non è eredità di nonne o zie, ma è ugualmente da molti anni nel mio ricettario. Si tratta purtroppo di una ricetta "anonima" a cui cioè non ho assegnato il nome di chi me l'ha passata. Così, con un certo dispiacere, non riesco a risalire all'origine.
Ingredienti:
Ingredienti:
150 g di farina bianca - 100 g di burro - 4 grosse uova - 250 cc di acqua - 1 cucchiaio di zucchero semolato - un pizzico di sale - olio per friggere q.b. - zucchero a velo
Far bollire l'acqua con sale e burro. Appena quest'ultimo si è sciolto versare, tutta insieme, la farina. Mescolare per far scomparire i grumi e rimestare la pasta con un cucchiaio di legno sinché diventa liscia e compatta e si stacca dalla casseruola.
Togliere dal fuoco e, appena l'impasto è meno bollente, rompere nella casseruola un uovo intero alla volta , mescolando con energia, avendo cura di non aggiungere l'altro finchè il composto non è ben amalgamato.
Quando cominciano a formarsi le bolle unire lo zucchero, sempre rimescolando energicamente e lasciar riposare poi la pasta coperta per 30 minuti.
Friggere le frittelle, poche per volta, facendole cadere in olio,a giusta temperatura, aiutandosi con 2 cucchiaini.
Scolare su carta speciale per fritti e cospargere di zucchero a velo.
Togliere dal fuoco e, appena l'impasto è meno bollente, rompere nella casseruola un uovo intero alla volta , mescolando con energia, avendo cura di non aggiungere l'altro finchè il composto non è ben amalgamato.
Quando cominciano a formarsi le bolle unire lo zucchero, sempre rimescolando energicamente e lasciar riposare poi la pasta coperta per 30 minuti.
Friggere le frittelle, poche per volta, facendole cadere in olio,a giusta temperatura, aiutandosi con 2 cucchiaini.
Scolare su carta speciale per fritti e cospargere di zucchero a velo.
Quando sono cotte da un lato, queste frittelle, si rigirano da sole nell'olio bollente. Per lasciare loro lo spazio necessario ne friggo solo 5-6 per volta.
Sembrano slurpevoli,calde,fritte e piene di zucchero a velo....noi abbiamo fatto le chiacchiere!A presto Dona...
RispondiEliminaA Connie
RispondiEliminaErano proprio buone, hai ragione. Hai notato che siamo accomunate anche dalla passione per i dolci di Carnevale?
Delle chiacchiere che io chiamo "lattughe" ho una ricetta storica: quella della mia nonna paterna. Baci.